13/09/2013

La Galleria Rubin parla della mostra Paper presso la Galleria Saatchi

La newsletter di oggi parla dell’esposizione Paper, in corso fino al tre di novembre presso la galleria Saatchi di Londra, collocata nel quartiere di Chelsea in una prestigiosa sede di stile neoclassico. Come il titolo lascia intendere, Paper è una mostra dedicata alla carta nell’arte contemporanea. L’istituzione che la promuove e la fama del proprietario, il celebre pubblicitario e collezionista d’arte contemporanea Charles Saatchi, ci impongono di portare la notizia all’attenzione dei lettori.

La mostra vede la partecipazione di 44 artisti provenienti da tutto il mondo con una selezione di opere molto diversificate nella scelta dei materiali, dimensioni e  tipologia d’intervento artistico.
José Lerma e Héctor Maderautilizzano fogli di cartoncino colorato per realizzare monumentali ritratti. In mostra il busto colossale del pugile americano EmauelAugustus. Lo scultore giapponese Yuken Teruya incide con un bisturi shopping-bag dei grandi marchi multinazionali del consumo di massa (da Luis Vitton a McDonnald’s) per ricavare silenziosi e contemplativi giardini. La giovanissima scultrice britannica Rebecca Turner installa a parete una scultura dalla vaga forma di un metorite, il cui titolo, Dumbstruck (Esterrefatto), corrisponde al sentimento di chi impatta nell’opera per la prima volta. Paul Westcombe espone una collezione di bicchierini di carta,  Coffe cups, che ha ricoperto di graffiti e disegni nelle lunghe pause di lavoro sostenute come parcheggiatore.
Appare chiaro da questi pochi esempi che gli artisti selezionati per la mostra considerano la carta un materiale ricco di potenzialità espressive. Una ragione della rinnovata freschezza del materiale sta negli sviluppi della tecnologia, posta e gli archivi elettronici soprattutto, che ha smaterializzato la scrittura e liberato la carta dalla condizione obbligata di servire come supporto per la scrittura. Gli artisti ricercano le potenzialità espressive e le minime risonanze di questo materiale per esaltarne la carica poetica, che rivela sotto infinite forme il millenario ed intimo rapporto che la carta ha con le vicende umane. Questa è la condizione felice della carta oggi. Andava celebrata e Saatchi, come di sua abitudine, vuole essere il primo a farlo.

Abbiamo rivolto alcune domande a Rebecca Wilson,  direttrice della galleria,  ideatrice e curatrice della mostra.

Qual è l’idea principale alla base della mostra PAPER?
N
egli ultimi due anni abbiamo notato un certo numero di artisti provenienti da tutto il mondo che fanno un lavoro molto interessante utilizzando la carta. E 'difficile dire se c’è una ragione precisa nella scelta di questo materiale, ma potrebbe essere una sorta di reazione al fatto che la carta sta diventando molto meno comune nella nostra società “senza carta". Scrivere lettere su carta è stato per secoli la norma. Ora la norma è spedire e ricevere e-mail.
Ecco forse la carta sta diventando un materiale meno ordinario e più prezioso. E’ emozionante vedere i modi creativi con cui gli artisti la impiegano – dalle fragili sculture sospese, alle opere sistemate su parete, alle installazioni monumentali- e come attraverso la visione della mostra, questo materiale apparentemente effimero assuma un carattere stabile.

A Londra ci sono scuole di alta formazione artistica in cui convergono studenti da tutto il mondo. E’ questo il bacino da cui proviene la maggior parte degli artisti selezionati?
La missione della galleria Saatchi è di presentare un programma di mostre della più affascinante arte contemporanea che si possa trovare in giro per il mondo e con l’ingresso gratuito. Lo scopo è quello di mostrare l’arte realizzata da artisti emergenti o di coloro che ancora non hanno esposto le loro opere nel Regno Unito. Per esempio, negli anni galleria Saatchiè stata il catalizzatore per le carriere di alcuni dei più grandi nomi dell'arte contemporanea, tra cui Damien Hirst e Tracey Emin ed è stata la prima galleria ad esporre nel Regno Unito le opere di Jeff Koons, Richard Serra, Cy Twombly e Cindy Sherman.
Gli artisti della mostra PAPER provengono da tutto il mondo. Molti di loro sono artisti emergenti, e questa mostra è l’occasione per il pubblico di poterne conoscere il lavoro. Alcuni sono neolaureati, altri hanno già una carriera avviata.

Gli artisti partecipanti a “Parer” hanno presentato opere già realizzate o ne hanno realizzate di nuove appositamente per la mostra?
Le nostre mostre attingono alla collezione di Charles Saatchi.  Non abbiamo commissionato agli artisti la realizzazione di nuove opere.

Paper
. E' una tradizione di galleria Saatchi organizzare mostre con titoli chiari e criteri di selezione comprensibili.
Galleria Saatchi  si propone di rendere l’arte contemporanea accessibile al più largo numero di persone. Vogliamo che i giovani si entusiasmino per l’arte e che facciano un’esperienza amichevole e attrattiva con l’arte, senza dover superare barriere intimidatorie. L’ingresso alle nostre mostre è sempre gratuito ed è funzionante un ricco programma educativo,  gratuito per le scolaresche. Ne ospitiamo circa 2000 all’anno.

La galleria Saatchi ha organizzato mostre che sono entrate nella storia dell’arte contemporanea. Ho letto in una sua intervista che Charles Saatchi è proprietario di tutte le opere che ha esposto nelle sue mostre. Il fatto di disporre interamente delle opere di una mostra ha mai suggerito di proporre la stessa in un’altra città o paese del mondo? Potremmo immaginare una mostra di Saatchi in una sede espositiva italiana?
Galleria Saatchi è molto disponibile ad esporre le proprie opere in altri paesi. Abbiamo portato nostre mostre in Russia (al museo Hermitage di San Pietroburgo) e in Francia e siamo desiderosi di fare più mostre internazionali.

La mostra durerà fino al 3 di novembre. Per chi ama la carta e l’arte contemporanea, la mostra di Saatchi è un appuntamento sicuramente da non perdere.

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