14/09/2020

I numeri dell’economia circolare di carta e cartone

Packaging sottoposti a test preventivi di riciclabilità, diminuzione dell’utilizzo di energia elettrica e dei prelievi idrici, 417 nuovi brevetti depositati dal 2010, oltre 1000 esempi di eccellenza censiti nel Best Pack COMIECO: tutto questo è il lato meno visibile, ma estremamente concreto, dell’economia circolare nel settore cartario, messa in moto dalla raccolta differenziata di carta e cartone.

Green Economy, sostenibilità, raccolta differenziata ed economia circolare sono termini entrati a far parte del lessico comune da qualche anno a questa parte. Fino a che punto, però, gli italiani sono consapevoli che dietro queste parole oggi “di moda” sono all’opera realtà industriali e atelier di design all’avanguardia, con centinaia di brevetti depositati e innovazioni sostenibili che stanno cambiando in meglio il nostro modo di consumare?

Il cittadino medio, infatti, non ha spesso una chiara percezione di come l’impatto della raccolta differenziata di carta e cartone – che secondo i dati del 25° Rapporto Annuale COMIECO vede l’Italia ai primi posti in Europa con un tasso di riciclo dell’81% e 57,5 kg di raccolta media annua pro-capite - vada ben oltre il liberare case, aziende e strade dalla presenza di oltre 3,5 milioni di tonnellate di carta e imballaggi in cartone post-consumo, e si traduca invece in preziosa materia prima seconda che alimenta una filiera sempre più virtuosa e circolare.

 

Una filiera che mette al centro la sostenibilità e punta al miglioramento continuo

Nel periodo 2010-2019 gli imballaggi a base cellulosica immessi sul mercato sono passati da 4,33 a 4,92 milioni di tonnellate [fonte: Comieco-Conai], con un incremento di circa 600  mila tonnellate. Nel contempo i produttori hanno progressivamente ridotto la grammatura media del cartone ondulato, scesa da 573 g/m2 del 2010 agli attuali 551 g/m2.

Dal 2010 al 2018, inoltre, sono diminuiti sia i prelievi idrici, passati da 265 a 226 milioni di m3 l’anno, sia i consumi di energia elettrica in produzione, scesi da 7,2 a 6,06 TWh/anno [fonte: Assocarta].

Questi dati rispecchiano fedelmente la realtà di una filiera della carta e del cartone che si è focalizzata da tempo sulla sostenibilità e sull’efficientamento, e che sta investendo in modo costante nell’innovazione, specie in quella mirata a prevenire l’immissione sul mercato di imballaggi non riciclabili.

 

Packaging sempre più innovativi e sostenibili

Un dato estremamente significativo in termini d’innovazione e di prevenzione del packaging non riciclabile riguarda gli imballi sottoposti a test di riciclabilità, saliti dai 27 del 2012 ai 401 del 2019.

Per incentivare questo trend virtuoso e favorire la condivisione delle best practices del settore, COMIECO ha creato Best Pack, una banca dati online facilmente consultabile che è anche un osservatorio privilegiato sulle soluzioni che, attraverso innovazioni di prodotto o di processo, favoriscono la sostenibilità e la riciclabilità del packaging in carta e cartone. I casi censiti da Best Pack di COMIECO sono aumentati in modo costante nel corso degli anni: erano circa 300 nel 2011, oggi sono prossimi a quota 1.000.

Un impegno a sensibilizzare la filiera in direzione di una sempre maggiore eco-compatibilità del packaging che COMIECO condivide con CONAI, che attraverso il suo bando per la prevenzione, premia ogni anno le soluzioni più significative in termini di risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, ottimizzazione del processo produttivo, semplificazione del sistema imballo, utilizzo di materiale da riciclo o facilitazione delle attività di riciclo. Nell’edizione 2019 sono stati distribuiti riconoscimenti a 42 imballaggi cellulosici.

 

Nuovi brevetti

Infine, un ulteriore indicatore rilevante di come la raccolta differenziata di carta e cartone sia uno stimolo potente all’innovazione, così come della vitalità dell’industria cartaria nello sviluppare soluzioni che valorizzino tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti, si trova nel numero dei brevetti depositati.

Dal 2010 al 2019, infatti, risultano essere stati depositati 417 nuovi brevetti industriali per imballaggi in carta e cartone.

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