21/07/2020

Italiani e Solitudine: nuove tecnologie, lettura e impegno civico sono gli antidoti più diffusi.

Qual è la percezione degli italiani riguardo il tema della solitudine? Quanto è diffusa? Qual è stato l’impatto del lockdown su questo tema e come hanno reagito gli italiani? Sono alcuni dei quesiti ai quali ha cercato di rispondere la ricerca realizzata da Comieco in collaborazione con Ipsos e Fondazione Symbola presentata durante l’evento di apertura della XVIII edizione del Seminario Estivo della Fondazione Symbola, quest’anno incentrato sul messaggio e sulla visione del Manifesto di Assisi, nella sessione intitolata “Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla richiudendoci in noi stessi (Papa Francesco)”.

Il lockdown aumenta l’attenzione degli italiani nei confronti della comunità: continueremo così evitando di “rinchiuderci in noi stessi”?

Dalla ricerca, realizzata in due tranche a febbraio e a maggio, emerge come la solitudine si conferma un problema diffuso nel paese. Durante il lockdown gli italiani, dopo un iniziale disorientamento, hanno messo in campo alcune soluzioni, atte a mitigarne gli effetti, che hanno dimostrato un certo livello di efficacia. Dalla ricerca emerge  come, paradossalmente, l’isolamento ci abbia connesso di più con gli affetti più stretti: solo 2 italiani su 10 hanno infatti percepito una diminuzione dei contatti con i parenti e amici mentre per ben 4 su 10 questi contatti si sono addirittura intensificati rispetto a prima, grazie all’uso di nuovi strumenti di connessione tramite la rete; l’88% degli intervistati ritiene che le tecnologie digitali siano state utili a ridurre il senso di solitudine durante il periodo di lontananza forzata.

Se da un lato, quindi, le nuove tecnologie contribuiscono a far mantenere agli italiani i contatti sociali, dall’altra parte un ruolo rilevante nel combattere la sensazione di solitudine lo svolge anche un’attività molto più “analogica“ come la lettura: libri e quotidiani in formato cartaceo sono tra gli strumenti più frequentemente utilizzati per combattere i momenti di solitudine (con il 16% degli italiani che li preferisce anche a Social Network e telefonate agli amici).

Con la fine del lockdown e il ritorno, lento ma graduale, verso la vita di tutti i giorni, 2 italiani su 3 identificano infine nel volontariato una buona strategia per combattere la solitudine e contemporaneamente dedicarsi a fare qualcosa di utile per la collettività. Due i temi più sentiti: la tutela dei soggetti più fragili e la difesa dell’ambiente. Tale concetto di civismo si mantiene in linea con i risultati emersi anche dalla ricerca sul Senso Civico, che, in pieno lockdown, ha fotografato una maggiore attenzione verso i temi ambientali e la raccolta differenziata, quest’ultima fatta anche con maggiore attenzione da parte del 30% degli italiani. 

L’auspicio, ovviamente, è che tali gesti solidali e di attenzione nei confronti dell’ambiente continuino ad essere perseguiti anche dopo che l’emergenza Covid-19 sarà terminata, e che gli italiani continuino a mostrarsi aperti verso la collettività invece che richiudersi in loro stessi

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