10/10/2011

Nel 2011 due edizioni: Re Panettone lievita e raddoppia

Dopo le prime tre edizioni milanesi, Re Panettone, evento ideato da Stanislao Porzio, si propone di replicare il suo successo oltre che a Milano (10.000 visitatori nell’ultima edizione, servizi televisivi nazionali e ricca rassegna stampa, vedi www.repanettone.it) anche a Londra.

A organizzare l’edizione londinese della festa, che avrà luogo il 19 ottobre prossimo nella cornice dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, sarà l’associazione culturale Amici del Panettone, presieduta da Sabrina Dallagiovanna, in stretta collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, diretto da Carlo Presenti, e con la sede di Londra dell’Istituto del Commercio Estero, diretta da Fortunato Celi Zullo.

L’evento si rivolge a due tipi di pubblico: quello degli addetti ai lavori (buyer, giornalisti, ristoratori, etc.) e quello degli appassionati di cultura italiana e di gastronomia. I primi potranno incontrare alcuni fra i migliori produttori industriali e semi industriali di panettoni, per approfondire tematiche commerciali e di prodotto; i secondi potranno assistere a interventi di esperti (Stanislao Porzio, autore del libro Il panettone.

Storia, leggende e segreti di un protagonista del Natale; Paolo Paci, scrittore di gastronomia e di viaggi, vicedirettore de La Cucina Italiana) e alla dimostrazione di un grande della pasticceria italiana, Achille Zoia, co-fondatore dell’Accademia dei Maestri Pasticcieri Italiani e docente alla astalimenti di Brescia.
Addetti ai lavori e appassionati potranno effettuare tutti gli assaggi del caso.

L’obiettivo dell’evento consiste nel diffondere e nell’approfondire la cultura del panettone nel Regno Unito, mercato culturale e commerciale di grande rilievo, pronto a accogliere le eccellenze in campo gastronomico, soprattutto se provenienti da un paese come il nostro, la cui cucina è fra le più apprezzate al mondo.

L’evento, come il suo omonimo che si celebra ogni anno a Milano dal 2008, si propone anche di ribadire le origini milanesi del panettone. Di questo dolce ormai si annoverano interpretazioni di grande rilievo in tutte le regioni d’Italia e non solo.
Se, però, è diventato un simbolo del Natale e un fenomeno culturale che va oltre la sfera del cibo, è proprio grazie alle sue origini meneghine e all’intraprendenza di alcuni pasticcieri milanesi che, da un secolo a questa parte, si sono fatti anche industriali. Questa Milano di ieri, attenta alla gastronomia, trova rispondenza nella Milano di oggi, che ospiterà nel 2015 l’Expo dedicata a temi relativi all’alimentazione.

A Re Panettone Londra parteciperanno come espositori quattro aziende di alto profilo: Flamigni, nata negli anni Trenta a Forlì, ma con stabilimento di produzione di panettoni e colombe a Rodello d’Alba (CN), nelle vocatissime Langhe; Galup, marchio di illustre tradizione, creato nel 1922 a Pinerolo (TO) da Pietro Ferrua, che chiamò così il suo panettone coperto di glassa alle nocciole (galup in dialetto piemontese vuol dire ghiotto); I Dolci di Giotto – La Pasticceria del Carcere di Padova, una cooperativa sociale che fa lavorare meritoriamente, e con ottimi risultati, detenuti come pasticcieri, facilitando il loro successivo reinserimento; dulcis in fundo Vergani, anch’essa azienda storica, che ha esordito nel 1944 a Milano, dove continua a produrre ancora oggi.

Sponsor dell’iniziativa sono il Molino Dallagiovanna, produttore di farine da sempre molto attento al panettone, al punto da dedicargli una linea di produzione specializzata e da sostenere la manifestazione Re Panettone sin dalla sua prima edizione; e Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, che promuove l’innovazione degli imballaggi sostenibili che accompagnano le eccellenze del Made in Italy nel mondo.

A Londra, Comieco espone alcuni esemplari di memorabilia e confezioni in carta e cartone per panettone, che hanno segnato la storia e la diffusione del panettone nel mondo come eccellenza italiana, a partire dalla storica “cappelliera”.
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