La fotografia che emerge dallo studio 2025 condotto da Pro Carton rivela un consumatore italiano consapevole, preoccupato e sempre più attento alle implicazioni ambientali delle proprie scelte. Il cambiamento climatico non è più una minaccia astratta: due italiani su tre lo considerano il problema più urgente del presente, e questa percezione sembra guidare i comportamenti. Nonostante l’inflazione e le difficoltà economiche, la domanda di prodotti sostenibili rimane elevata e trasversale alle generazioni. Ciò dimostra come la sostenibilità non sia più un “plus”, ma un requisito che pesa tanto quanto qualità e prezzo, a condizione che gli extra costi restino accettabili.
In questo scenario, il packaging diventa un vero e proprio punto di contatto tra valori personali e scelte di acquisto. Gli italiani riciclano, si fidano sempre di più della propria capacità di valutare la riciclabilità degli imballaggi e preferiscono nettamente gli imballaggi cellulosi. La scelta di cambiare marca a causa del packaging – una dinamica sempre più diffusa – segnala che la forma dell’imballaggio, i materiali utilizzati e la loro comunicazione non sono elementi secondari, ma parte integrante dell’identità di un brand. Un packaging percepito come eccessivo, poco riciclabile o difficile da smaltire è accettato con difficoltà.
Le aspettative nei confronti delle aziende sono altrettanto chiare: utilizzare materiali rinnovabili, facilmente riciclabili, semplificare la gestione a fine vita. È interessante notare come, nonostante il crescente interesse verso la sostenibilità, la maggioranza dei consumatori continui a preferire il monouso al riutilizzabile. Questo indica che la strada verso modelli di consumo circolari non passa solo dall’educazione, ma soprattutto da soluzioni semplici, intuitive e capaci di integrarsi senza frizioni nella vita quotidiana.
In conclusione, i consumatori italiani mostrano una sensibilità ambientale più matura, che si traduce in comportamenti tangibili e in una crescente pressione verso scelte aziendali più responsabili. I brand che sapranno interpretare questa domanda, investendo in materiali rinnovabili, riduzione degli impatti e trasparenza comunicativa, saranno quelli meglio posizionati per il futuro. La sostenibilità, ormai, non è soltanto un dovere: è una leva competitiva e un elemento strutturale della relazione con il consumatore.