16/07/2025

30 milioni di italiani in vacanza: bravi a differenziare carta e cartone a casa, distratti in viaggio

Da uno studio di Comieco e Ambiente Italia su italiani in viaggio: ancora buona parte delle circa 60mila tonnellate di rifiuti prodotte su treni, aerei, stazioni e aeroporti non viene differenziata. Tra servizi e conferimenti migliorare si può, anche in vista di grandi eventi come le Olimpiadi Milano-Cortina 2026

L’estate 2025 segna un nuovo record: oltre 30 milioni di italiani* sono in viaggio, tra vacanze, spostamenti di lavoro e turismo. Ma se a casa gli italiani si dimostrano sempre più attenti alla raccolta differenziata una volta fuori dalle mura domestiche le buone pratiche si perdono. Un’occasione mancata, soprattutto se si considera che i luoghi del trasporto collettivo – stazioni ferroviarie, aeroporti, treni e aerei – generano ogni anno una significativa quantità di rifiuti da imballaggio, in particolare di carta e cartone.

È quanto emerge dal primo studio nazionale realizzato da Comieco, in collaborazione con Ambiente Italia, che ha analizzato la produzione e la gestione dei rifiuti cellulosici nei principali hub della mobilità in Italia. Lo studio è stato presentato a Milano nel corso dell’incontro Verso le olimpiadi invernali 2026: produzione e gestione di rifiuti da imballaggio nei servizi di trasporto collettivo.

Una fotografia inedita che, per la prima volta, quantifica i rifiuti generati “on the go”: si parla di oltre 50.000-60.000 tonnellate l’anno presenti in aeroporti, aeromobili, stazioni e treni. Una massa significativa, che nasconde un’opportunità concreta: in particolari circuiti – ad esempio l’Aeroporto di Milano Linate - oltre la metà di questi rifiuti è costituita da carta, cartone e altri imballaggi cellulosici, materiali preziosi e perfettamente riciclabili.

“Lo studio evidenzia che ancora molta carta finisce nell’indifferenziato, ad esempio nei servizi di bordo ferroviari questa quota si aggira tra il 25 e il 50% mentre bicchierini in carta, cartoni per bevande e altri imballaggi cellulosici che ritroviamo in viaggio possono e devono essere conferiti nella differenziata.” evidenzia Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “I comportamenti dei passeggeri sono importanti ma è anche il contesto a determinare la qualità dell’impegno dei viaggiatori. Occorrono infrastrutture semplici, sistemi di raccolta coerenti e un’organizzazione capace di accompagnare la disponibilità e il senso civico delle persone”.

Rifiuti in viaggio: un sistema che si può migliorare partendo da carta e cartone

L’analisi qualitativa rivela una realtà ancora frammentata: si differenzia poco e in modo disomogeneo. I dati emersi dallo studio parlano chiaro, nei diversi circuiti analizzati finiscono nell’indifferenziata quantità di carta e cartone significative che potrebbero essere invece differenziate:

  • Nei servizi di bordo dei treni AV (Frecce e Italo), la componente cellulosica oscilla tra il 40 e il 50%
  • A Linate, carta e imballaggi cellulosici rappresentano il 57% dei rifiuti nei terminal
  • A Malpensa, la quota è del 34%

A fronte di un servizio chiaro ed accessibile, con contenitori ben visibili e indicazioni chiare di conferimento – come ad esempio nei bar, negozi e uffici aeroportuali - la raccolta differenziata di carta e cartone è fatta molto bene con una presenza di frazioni estranee residuale. Nei cestini comuni o generici, invece, i flussi risultano casuali e difficilmente recuperabili.

“Servizi di bordo e, ancor di più, quelli di terra negli aeroporti e nelle stazioni, presentano margini di miglioramento importanti. Grazie a strumenti come l’ecodesign, la raccolta intelligente e le tecnologie per la separazione post-raccolta, possiamo ottenere risultati misurabili: meno rifiuti, più riciclo, più valore ambientale ed economico”, dichiara Duccio Bianchi, Direttore scientifico di Ambiente Italia.

Verso una mobilità circolare e replicabile: i grandi eventi come le Olimpiadi Milano-Cortina le nuove frontiere

Lo scenario emerso dallo studio è chiaro: non servono rivoluzioni, ma ottimizzazioni intelligenti. Carta e cartone sono i materiali meglio riciclati in Italia. La filiera cartaria italiana è già oggi capace di superare gli obiettivi europei, con un’infrastruttura tecnologica, logistica ed economica matura e all’avanguardia. Si tratta di intercettare meglio questi materiali, anche nei luoghi della mobilità, sollecitati dal pendolarismo quotidiano, dal turismo e dai grandi eventi. Ad esempio, le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 genereranno flussi importanti di viaggiatori (si stimano complessivamente circa 2 milioni di turisti in più**) soprattutto in Lombardia – dove risiedono alcuni degli snodi più importanti della mobilità collettiva italiana – e che dunque si presenta come un laboratorio ideale per sperimentare e applicare soluzioni concrete: dalla stazione ferroviaria di Milano Centrale agli aeroporti di Malpensa e Linate.

*Osservatorio Turismo Confcommercio

** Stima Manageritalia Veneto, Ciset, Confcommercio Veneto, Federalberghi e Confindustria Veneto


I NUMERI CHIAVE DELLO STUDIO

L’analisi ha coinvolto:

  • Aeroporti: Linate e Malpensa
  • Treni AV: Frecce e Italo
  • Stazioni ferroviarie: focus sulle Grandi Stazioni urbane italiane

Ogni anno nei luoghi della mobilità si producono circa 60.000 tonnellate di rifiuti.

  • 38.000 t da aeroporti e aeromobili
  • 14.500 t da stazioni ferroviarie
  • 5.000 t da treni AV e intercity

Buona parte dei rifiuti è a base cellulosica: carta, cartone, imballaggi

Nei terminal aeroportuali: Linate: 57%; Malpensa: 34%;

A bordo di Frecce e Italo: 40–50%.

Focus Grandi Stazioni: rifiuti e visitatori

  • Le Grandi Stazioni italiane generano all’incirca 12.000 tonnellate/anno di rifiuti urbani
  • Questi hub movimentano oltre 600 milioni di visitatori/anno
  • Ogni visitatore produce in media 20 grammi di rifiuto urbano
  • I rifiuti derivano soprattutto da consumi “on the go” (alimentari e packaging)

Cosa si può migliorare?

  • Fino al 39% di carta e cartone nei treni AV finisce nell’indifferenziato, si deve abbattere questa percentuale
  • I contenitori nei luoghi pubblici non sono sempre ben visibili o coerenti
  • Serve una semplificazione della raccolta e l’adozione di tecnologie:
    • smart bin, cestini intelligenti, separazione post-raccolta
    • ecodesign per imballaggi più riciclabili e riconoscibili