Il Carnevale di Putignano è già cominciato, ma vedrà il suo primo appuntamento mascherato il 5 febbraio.
Mascheramento, follia, tradizione e innovazione sono le parole chiave, senza dimenticare la protagonista d'eccezione: la cartapesta.
È a quest’arte, coltivata con straordinaria maestria, infatti, che il Carnevale di Putignano deve la sua fama ed è quest’arte che esporta, contaminando carnevali di mezza Italia.
L'intero paese porrà un’attenzione particolare allo sviluppo e alle energie ecosostenibili. Un mix di tradizioni e innovazione a cui tutta la comunità ha contribuito e contribuisce in modo diverso per produrre uno spettacolo nello spettacolo.
Testimonial d'eccezione saranno le biciclette che i mastri cartai hanno trasformato in purosangue a pedali!
Il Carnevale di Putignano è un appuntamento che affonda le sue radici nel 1394 e che inizia il 26 dicembre, nel giorno di Santo Stefano.
Secondo la tradizione le origini della festa sarebbero legate alla traslazione delle reliquie di Santo Stefano dall’Abbazia di Monopoli (dove erano custodite) a Putignano, al fine di preservarle dalle scorribande saracene. Per questa teoria, le Propaggini sarebbero quindi sorte dal clima di festa e di trepidazione che i contadini avrebbero offerto al sopraggiungere della processione chiamata a custodire le reliquie.
Con il termine "propaggini", poi, si fa probabilmente riferimento alla tecnica della “propaggine” utilizzata nella coltura delle viti. Per altri studiosi la festa avrebbe origini ancora più antiche e soprattutto pagane, cristianizzate solo nel 1934.