11/06/2010

Antonio Cabrini, testimonial delle Cartoniadi della Qualità, si racconta

Cremonese di nascita e bolognese di adozione, Antonio Cabrini è al contempo un esempio di rara qualità sportiva, di gioco pulito e di rispetto per l’avversario.
Vincitore di sei scudetti con la maglia della Juventus e campione del Mondo nel 1982, Antonio è stato anche un calciatore correttissimo: in 13 anni di militanza nella Juventus, infatti, non è mai stato espulso.

Sono contento di essere testimonial dell’iniziativa di Comieco – ha commentato Antonio Cabrini – innanzitutto perché sono da sempre un cittadino molto attento a fare correttamente la raccolta differenziata di carta e cartone e degli altri materiali. E poi sono convinto che manifestazioni come le Cartoniadi siano un modo divertente per fare educazione su un tema fondamentale come quello del riciclo.”

Rispetto dell’ambiente significa anche rispetto delle regole, un concetto che Antonio conosce bene:  “Ieri come oggi, nello sport, il rispetto delle regole e dell’avversario sono valori essenziali per diventare dei campioni, così come è fondamentale il gioco di squadra e il rispetto dei compagni”.
 
Nel calcio, così come nella partita quotidiana della raccolta differenziata, il gioco di squadra, ovvero la capacità di lavorare insieme per obiettivi sempre più ambiziosi è un fattore fondamentale per arrivare alla vittoria. Altrettanto importante è che ciascuno si impegni a rispettare delle piccole e semplici regole, segni tangibili di senso civico e di correttezza.

Gaetano Scirea è stato il calciatore più corretto dei miei tempi, mentre oggi Pirlo, Seedorf, ma anche Del Piero, Cambiasso e Zanetti sono degli ottimi esempi per i giovani”.

In tema di qualità, e a pochi giorni dall’inizio dei Mondiali e delle Cartoniadi, abbiamo chiesto ad Antonio quale nazionale secondo lui ha avuto più qualità, quella del 1982, del 2006 o quella che sta per andare in Sud Africa e Antonio non ha avuto dubbi:
L’Italia campione nel 1982 è la squadra che ha avuto più qualità. In generale, nel calcio in cui giocavo io, si badava molto di più alla qualità, alla tecnica e in definitiva allo spettacolo.

Quale calciatore italiano ha avuto più qualità negli ultimi dieci anni e quale invece il più difficile che ti è capitato di marcare?
Direi che negli ultimi dieci anni, si sono distinti maggiormente Buffon, Maldini e Pirlo, mentre il calciatore con più qualità tra quelli che ho marcato è di sicuro Bruno Conti”.
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