17/11/2009

Che fine fanno la carta e il cartone differenziati dai cittadini dell'Emilia Romagna?

Anche l’Emilia Romagna aderisce a Riciclo Aperto, il porte aperte nazionale della filiera cartaria promosso da Comieco in collaborazione con Assocarta e Assografici e momento clou del Mese del riciclo di carta e cartone.

Dal 17 al 21 novembre, ben 6 impianti dell’Emilia Romagna (tra piattaforme di selezione del macero e cartotecniche) aprono i cancelli a bambini e adulti per visite guidate che hanno l’obiettivo di mostrare il processo di produzione di nuova carta e cartone a partire dal macero proveniente dalla raccolta differenziata.

“Questa manifestazione è una grande opportunità per vedere come la carta da semplice rifiuto si possa trasformare in risorsa” commenta Carlo Montalbetti Direttore Generale di ComiecoNel 2008 l’Emilia Romagna si è dimostrata molto attenta alla raccolta differenziata di carta e cartone, raccogliendo una media di 77,5 kg/ab e le proiezioni per il 2009 confermano questa tendenza.

L’interesse e l’attenzione dei cittadini per l’ambiente e la raccolta differenziata di carta e cartone in particolare, sono dunque in continua ascesa.

Ad avvalorare questa tesi, la ricerca svolta da IPSOS per Comieco dove si evidenzia che 8 italiani su 10 differenziano regolarmente carta e cartone, plastica e vetro e il 78% fra essi è convinto che sia un’attività molto utile.

Il 65% degli intervistati afferma inoltre di non incontrare nessun problema o ostacolo nel fare la raccolta differenziata dei materiali cellulosici, mentre solo il 36% dichiara di avere difficoltà a farla (per il 45% di essi il problema è la disorganizzazione o l’assenza della raccolta porta a porta). E fra i virtuosi c’è chi non si accontenta di farla solo a casa: il 64% afferma di farla anche in vacanza, in ufficio (51%) e al centro commerciale (54%).
Mentre allo stadio, gli italiani tendono a mostrare ancora qualche vecchia cattiva abitudine: solo il 23%, infatti, fa la raccolta differenziata.  La ricerca testimonia comunque la necessità di migliorare invece la qualità della raccolta: molti italiani gettano infatti nella raccolta differenziata di carta alcune tipologie che invece non dovrebbero andarci. Ad esempio, il 75% getta gli scontrini, il 45% la carta con residui di cibo (che va  invece nell’indifferenziato), il 37% i giornali avvolti nel cellophane senza prima separarli, il 35% i fazzoletti sporchi. E – curiosità – il 32% manda alla differenziata anche i Gratta e Vinci.

Lanciata nove anni fa da Comieco, l’iniziativa Riciclo Aperto – Patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dello Sviluppo Economico - vuole rassicurare gli Italiani sul fatto che i milioni di giornali, scatole, imballaggi, sacchetti che ogni giorno vengono raccolti in modo differenziato rinascono effettivamente a nuova vita. Anche per sfatare, una volta per tutte, i falsi miti legati al mondo della carta. Secondo questi, ad esempio: “le foreste vengono distrutte per produrre carta”; “la carta si ottiene da un processo di produzione inquinante”; “la carta è un prodotto poco tecnologico e quindi non necessario alla società attuale”.
Ma così non è. Il perché lo spiega anche “Carta fra luoghi Comuni e realtà”, il documento redatto da Assocarta (disponibile su www.comieco.org e www.assocarta.it) dove è possibile trovare le informazioni corrette ed ufficiali sul settore cartario.

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