10/04/2013

Come ottenere il meglio dal cibo confezionato (e risparmiare)

La ricerca pubblicata da WRAP e svolta da Icaro Consulting per conto di un gruppo di attori del mondo del packaging (produttori, utilizzatori e retailers) ha esplorato gli atteggiamenti dei consumatori inglesi nei confronti dei rifiuti di cibo e degli imballaggi per alimenti.
Lo studio in particolare conferma che una priorità per il consumatore è mantenere il cibo acquistato il più a lungo possibile fresco, ciò nonostante sono numerosi i comportamenti assunti a casa propria in contrasto con questo obiettivo.

I risultati chiave di questa nuova ricerca, in combinazione con le ricerche precedenti di WRAP, mostrano che attualmente i consumatori non utilizzano al meglio le informazioni sulle confezioni, o le confezioni stesse. Molto spesso inoltre il consumatore non è a conoscenza dei benefici che il packaging è in grado di offrire nel massimizzare o prolungare la conservazione domestica dei prodotti, mentre sa benissimo che esso ricopre un ruolo molto importante per la sicurezza del cibo.
Tra le pareti domestiche infatti emergono i comportamenti più bizzarri, ad esempio il consumatore a volte si ingegna per re-imballare il prodotto dopo averlo aperto, riducendo la longevità del prodotto stesso, oppure interviene sulle confezioni applicando tagli e buchi per fare "respirare" il prodotto, oppure toglie il contenuto dal contenitore originale.

Nonostante siano pari al 90% i consumatori che dicono di essere 'molto' o 'abbastanza' sicuri di conservare il cibo nel modo migliore per mantenerne la freschezza il più a lungo possibile, i risultati dimostrano che i consumatori non sempre guardano con regolarità le informazioni sulle modalità di conservazione. Solo il 22% dichiara di guardare 'molto spesso' le istruzioni riportate sull'etichetta su come conservare il prodotto. Inoltre un'abitudine molto diffusa, citata dal 47%, è quello di cercare sull'imballaggio le informazioni utili, ma questo avviene solo per i prodotti che non hanno mai acquistato prima e non su quelli abituali.

Un'altra interessante lettura dei risultati della ricerca riporta una forte correlazione tra i materiali di imballaggio e la facilità di riciclo degli stessi: la chiara e facile riciclabilità del packaging riduce la preoccupazione ambientale verso l'imballaggio da parte del consumatore il quale può concentrarsi e percepire meglio un altro problema ambientale, quello legato ai rifiuti di cibo generati nelle proprie case.

Per quanto riguarda l'innovazione i consumatori tra i 18-34 anni anni hanno dimostrato di essere più attenti alle innovazioni del packaging.
Gli interventi più facilmente rilevati sono: gli imballaggi richiudibili, riciclabili, riciclati, compostabili/biodegradabili, riutilizzabili e ricaricabili, etichettati in modo chiaro, più leggeri, facili da aprire.
Vi è un divario notevole però tra la quantità di consumatori che hanno notato le innovazioni sul packaging e il numero di coloro che dicono che queste sono utili.

Azioni per ridurre gli sprechi di cibo:
- Per il consumatore: leggere con più attenzione le etichette sulle confezioni.
- Per i produttori, utilizzatori, retailers e associazioni di categoria: fornire ai consumatori una chiara etichetta sulle confezioni, che riguardi le modalità di conservazione, l'utilità per il consumatore delle modifiche/innovazioni apportate all'imballaggio (es. riciclabilità), una chiara data di scadenza.

In allegato si riporta il report WRAP completo.