Pack in carta e cartone alleato nel settore alimentare
Il packaging cellulosico ha un ruolo sempre più centrale nel settore alimentare e si conferma l’imballaggio tra i più sostenibili con un tasso di riciclo dell’80% e di recupero dell’88%Dal 26 al 28 maggio Comieco sarà presente a
Golosaria a Padova per discutere e stimolare la riflessione sul rapporto tra sostenibilità, packaging e comunicazione nell’enogastronomia.
Il packaging cellulosico riveste oggi un ruolo sempre più centrale nel settore alimentare che va oltre la sua funzione primaria di trasporto e protezione del prodotto e, confermandosi uno tra i più sostenibili (con un tasso di riciclo dell’80% e un tasso di recupero dell’88%), diventa strumento di promozione di contenuti e esempio di pratiche antispreco.
L'imballaggio, oltre a contenere un dato alimento, è anche il suo primo biglietto da visita e per sua natura si presta ad essere un eccellente strumento di comunicazione: nello studio sul pack vitivinicolo presentato a Golosaria con focus sulla zona dei Colli Euganei si evince come il packaging in carta e cartone può diventare veicolo di informazioni dedicate al prodotto e al territorio di provenienza.
La sfida qui proposta - per un territorio come l’Italia con numerosi primati legati alla filiera vitivinicola, ma al contempo ancora molto legato all’immagine tradizionale del confezionamento del vino - è coniugare i concetti di sostenibilità e promozione, comunicando l’eccellenza del prodotto e dell’imballaggio insieme.
Sostenibilità e facilità nella comunicazione rendono il pack cellulosico un prezioso alleato anche
nella lotta contro lo spreco alimentare, come il caso della
doggy bag presentata a Golosaria: il porta avanzi in cartone di Comieco del progetto “
Se avanzo mangiatemi” ideato con
Slow Food si propone, infatti, di ridurre le quantità di alimenti gettati e di stimolare un cambio di mentalità nei ristoratori e nei clienti.
La doggy bag d’autore, realizzata in cartone e personalizzata da designer e illustratori in esclusiva per Comieco, diventa il prodotto alla base di una vera e propria rivoluzione culturale antispreco coinvolgendo tutti gli attori della filiera alimentare: dallo chef, al team del ristorante, ai clienti che non dovranno più sentirsi in soggezione nel portare a casa quanto rimasto a fine pasto.