16/10/2015

Consegnata a Ban Ki-Moon la Carta dei diritti dei raccoglitori informali di rifiuti

Il caso dei Cartoneros argentini e dei Pepenadores messicani ospiti della Cooperativa Arcobaleno, DS Smith e Comieco.

La Cooperativa Arcobaleno, che con il progetto Cartesio gestisce da oltre 20 anni la raccolta differenziata della carta a Torino, ha presentato, insieme a DS Smith e Comieco, la Carta dei diritti dei raccoglitori informali di rifiuti. La carta è stata consegnata nelle mani del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, a Torino per il 3° World Forum of Local Economic Development.

Alla presenza dell’Assessore all’ambiente Enzo Lavolta, dell’arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia e di Salvatore Vetro, consigliere dell’ENSIE - European Network of Social Integration Enterprises, una delegazione di cartoneros e pepenadores argentini e messicani, rappresentati da Marcelo Loto della cooperativa “Reciclando Sueños” e Guadalupe Quijada Hernandez, hanno raccontato la loro esperienza di raccoglitori di rifiuti e di vita in discarica, spiegando le difficoltà di  affrontare le sfide del mercato, che spesso percepisce la presenza dei lavoratori informali. 

“La carta – ha spiegato Tito Ammirati, Presidente della Cooperativa Arcobaleno – ha lo scopo di riconoscere l’attività del raccoglitore di rifiuti come un lavoro, con competenze, regole e  diritti riconosciuti. Nel mondo esistono diversi orientamenti che regolamentano la relazione tra i rifiuti e le persone che li raccolgono. La sfida consiste nel riconoscere ed affermare principi essenziali che abbiano carattere di universalità”.

“Cartoneros e recicladores sono simbolo di una generazione che ha saputo  reinventarsi un lavoro in un momento di profonda crisi economica”,  dichiara il Direttore Generale di Comieco Carlo Montalbetti “Raccogliere per le vie della città i sacchi di rifiuti da cui separare carta e cartone da rivendere alle imprese di riciclaggio ha creato lavoro e dato valore a beni preziosi come carta e cartone ed è positivo partire da qui per una carta internazionale dei diritti di questi lavoratori. Anche in italia ci sono esperienze  interessanti come quella decollata a Torino,  20 anni fa,  come quella a Napoli in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria dei Miracoli del quartiere Sanità”.
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