Pizza e calcio, un connubio tradizionale nelle case degli italiani.
Con i Mondiali alle porte, si annuncia un’invasione di cartoni da asporto.
Ma come differenziarli correttamente?
12 giugno 2014 – Se la pizza è un piacere che gli italiani si concedono tutto l’anno, è altrettanto vero che durante i
Mondiali di Calcio il consumo da asporto tra le mura domestiche aumenta notevolmente. Bandiere e amici stanno per invadere le nostre case, quando tradizione e scaramanzia porteranno con sé anche il “rito” della pizza a domicilio: ma
dove si butta, una volta finito di esultare,
il contenitore della pizza?
Con una media di consumo tra le mura di casa di almeno 1 volta a settimana per il 22,4% degli intervistati (fonte:
Astra Ricerche per
Comieco), la pizza è ormai un’abitudine casalinga per 9 italiani su 10. Durante i Mondiali di calcio, si stima che oltre 31 milioni di italiani seguiranno le partite in televisione e circa 23 milioni consumerà pizza da asporto o ordinerà una consegna a casa almeno 3 volte durante i campionati mondiali insieme a familiari e amici.
A conti fatti saranno milioni i cartoni della pizza che, in occasione dei Mondiali, arriveranno sulle tavole dei tifosi azzurri, e allora
Comieco, ricorda a tutti gli italiani, tifosi per una notte o per tutto l’anno, che i
contenitori della pizza d’asporto sono realizzati in materiale riciclabile e compostabile. È sufficiente tenere a mente pochi suggerimenti per differenziarli in modo corretto, seguendo i consigli di Comieco e le regole del Comune di residenza.
Il contenitore della pizza se pulito e privo di residui di cibo, va gettato insieme alla carta, come un normale cartone da imballaggio.
Se invece è visibilmente sporco di olio, mozzarella o pomodoro, le operazioni da fare sono due: il coperchio pulito – che solitamente non viene intaccato dalla pizza – va strappato e messo nel contenitore della carta, mentre la parte imbrattata di cibo va spezzettata e avviata a riciclo insieme alla frazione umida, ove presente.
Se nel proprio comune la raccolta dell’umido non è ancora attiva, allora il contenitore sporco di cibo va messo nel sacco dell’indifferenziato. Anche i
tovaglioli di carta, vanno buttati insieme all’umido ove presente (se no nell’indifferenziato): non vanno gettati insieme alla carta perché fatti di
speciale cellulosa anti-spappolo.
Semplici regole che ci ricordano che fare la raccolta differenziata è un dovere civico di ogni cittadino, nonché un grande beneficio per l’ambiente e per le casse comunali: se è vero che durante i Mondiali diventiamo 60 milioni di allenatori, perché non diventare anche dei perfetti riciclatori di carta e cartone?
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