04/01/2023

Etichettatura ambientale obbligatoria degli imballaggi

L’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi è scattato, dopo una lunga serie di proroghe, il 1 gennaio 2023 e il suo avvento segna un importante passo in avanti nella gestione dei rifiuti e riciclo del packaging, consentendo di migliorare la qualità della raccolta differenziata e, allo stesso tempo, la consapevolezza in materia da parte delle aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggio e dei cittadini.

La norma infatti ha come primario obiettivo quello di facilitare la raccolta, il riutilizzo, recupero e riciclo degli imballaggi e dare indicazioni di corretta raccolta al consumatore e richiede agli operatori economici che immettono sul mercato gli imballaggi di assumersi la responsabilità di un’etichettatura chiara e efficace per raggiungere questo scopo. Un supporto importante all’ecodesign e alle attività del sistema CONAI.

Il via libera all’etichettatura ambientale obbligatoria (pima del 2023 era volontaria) introdotta dal d.lgs. 116/2020, è giunta con la pubblicazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) del decreto n. 360 del 28 settembre 2022, che ha disposto l’adozione delle Linee guida tecniche per l’etichettatura ambientale degli imballaggi.

Questo documento è il risultato del lavoro svolto dal Ministero in concertazione con il gruppo tecnico di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, il cui intervento è stato decisivo per arrivare a una soluzione di marcatura che fosse in linea con le direttive europee e che al tempo stesso tenesse conto delle esigenze dei comparti industriali.

Volendo entrare nel merito, come si traduce per l’imballaggio cellulosico questo obbligo?

Le codifiche che identificano gli imballaggi in carta fanno riferimento all’Allegato II della Decisione 129/97/CE in cui la carta viene classificata per grammatura fino a 150 g/m2, mentre il cartone è caratterizzato da una grammatura superiore a 600 g/m2, che può raggiungere anche i 1100 g/m2. Il cartoncino invece è un manufatto cartario di grammatura intermedia fra quella della carta e quella del cartone, definito da una grammatura compresa fra 250 e 450 g/m2. I range di grammatura tra 150 e 250 g/m2 e tra 450 e 600 g/m2 possono essere ambivalenti e sarà il produttore a scegliere la categoria.

All’abbreviazione alfa-numerica (PAP 20, PAP 21, PAP 22) deve inoltre accompagnarsi l’informazione della corretta raccolta differenziata (quest’ultima informazione obbligatoria nel B2C), che per l’imballaggio monomateriale è la raccolta della CARTA.

Quale etichettatura per gli imballaggi compositi a prevalenza cellulosica?

Ferma restando la codifica alfanumerica C/PAP che identifica univocamente un imballaggio composto a prevalenza carta (riferimento Allegato VII della Decisione 129/97/CE), le ulteriori informazioni sulla raccolta seguono il seguente schema:

• imballaggi composti (e/o con componenti di diverso materiale non separabili manualmente) a base carta con percentuale della frazione cellulosica compresa tra il 60 e il 95% del peso complessivo >> Indicare al consumatore di conferire l’imballaggio nella raccolta differenziata per imballaggi in carta;

• imballaggi composti (e/o con componenti di diverso materiale non separabili manualmente) a base carta con percentuale della frazione cellulosica inferiore al 60% del peso complessivo >> Indicare al consumatore di conferire l’imballaggio in raccolta indifferenziata.

Si segnala, infatti, che gli imballaggi così costituiti, che ad oggi non risultano riciclabili, se conferiti in raccolta differenziata e gestiti nel flusso di riciclo degli imballaggi in carta, graverebbero in maniera significativa sulla generazione di scarti nel processo di riciclo, implicando persino un maggiore impatto ambientale e aumentate difficoltà gestionali, a discapito anche della qualità complessiva della materia prima seconda generata dal processo di riciclo.

Come devono essere etichettati i cartoni per bevande?

I cartoni poliaccoppiati per bevande devono essere etichettati ai sensi dell’Allegato VII della Decisione 129/97/CE, a seconda della composizione (es. C/PAP 84 se si tratta di un cartone costituito da carta, plastica e alluminio).

Questi imballaggi possono essere conferiti in raccolta differenziata, ma seguono diversi destini a seconda del Comune di riferimento; pertanto, è importante indicare al consumatore che la famiglia di materiale prevalente è la carta, invitandolo però a verificare con il proprio Comune come conferirlo. È altresì molto consigliato indicare al consumatore di consultare il sito www.tiriciclo.it per verificare le modalità di raccolta di questi contenitori localmente.

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Il Consorzio Nazionale imballaggi CONAI ha predisposto il portale www.etichetta-conai.com uno strumento molto utile a supporto delle aziende per una corretta etichettatura degli imballaggi.

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