30/07/2020

Il packaging sostenibile rappresenta un risparmio per l'azienda

Si stima che le fasi di progettazione incidano su circa l’80% degli sprechi di energia, materiali, ecc. connessi al packaging per cui è proprio in questa fase che le aziende possono intervenire efficacemente.
Nella vostra azienda ci sono probabilmente già tutte le competenze per farlo.

Come innovare e perché conviene?

La sempre maggiore attenzione alla valorizzazione dei materiali utilizzati per produrre gli imballaggi costituisce una strategia importante non solo a livello ambientale, ma anche economico e comunicativo. I materiali cellulosici sono tra i più adatti, ma come fare ad ottenere questi vantaggi?
Uno dei modi più efficaci per ottenere un buon risparmio è l’utilizzo del minor numero possibile di materiali differenti. La strategia ottimale sarebbe quella di arrivare alla monomaterialità.

Ottimizzare il processo produttivo è una buona prassi che porta vantaggi economici concreti alle aziende e che sicuramente è già presente nella vostra azienda. Lo spreco è ciò che solitamente innalza i costi aziendali senza produrre un beneficio qualitativo o una maggiore soddisfazione dei propri clienti. Ma come fare a limitarlo?

A volte basta modificare un progetto di un piccolo particolare per ottenere grandi benefici per cui è utile provare a guardare il proprio processo produttivo da diversi punti di vista, coinvolgendo il più possibile le figure che a vario titolo concorrono alla produzione, ma inserendo anche soggetti e elementi di novità o disturbo che spostino l’attenzione della abitudini consolidate. 

Nel percorso che va dalla produzione al riciclo degli imballaggi cellulosici, i soggetti coinvolti sono molti e la strategia anti sprechi sarà efficace solo se verranno considerate le diverse esigenze. Tra questi soggetti un ruolo centrale è rivestito dagli operatori della logistica, del trasporto sia degli imballaggi pre-confezionamento, sia dei prodotti imballati. Qui diventa fondamentale migliorare la pallettizzazione e ottimizzare le capacità di carico dei vettori di trasporto, consentire semplici operazioni di picking nelle strutture di smistamento dei diversi canali distributivi e facilitare le operazioni di esposizione e ritiro del prodotto nei punti di vendita. A volte può bastare variare il posizionamento del prodotto nell’imballaggio primario o dei primari nei secondari e terziari per ottenere risultati inaspettati in termini quantitativi.

Per approfondire consulta la pubblicazione Packaging design  - Strumenti base per imballaggi in carta e cartone