03/10/2012

Il ruolo chiave dell'imballaggio a Londra 2012

I Giochi Olimpici di Londra 2012 non sono stati solo un evento sportivo e sociale, ma l'organizzazione è riuscita a cogliere l'opportunità di lasciare un'eredità duratura e sostenibile al Regno Unito.
Tra gli obiettivi del progetto dei Giochi infatti, ideato e sviluppato a partire da sei anni fa, c'era l'ambizione di inviare zero rifiuti in discarica, un piano che avrebbe avuto un grosso impatto sugli imballaggi.
Il programma ambientale dei Giochi 2012, ispiratosi ai Giochi Olimpici invernali di Vancouver del 2010, prevedeva che nessun rifiuto andasse in discarica, sia di cibo che imballaggi, e che il 70% sarebbe stato riciclato, riutilizzato o compostato. Tutti i materiali raccolti e avviati a riciclo sono stati sottoposti al divieto di esportazione, e lavorati perciò nel Regno Unito.
Il rimanente 30% sarebbe andato a recupero energetico.

Nell'ambito del food-service i Giochi, con la consulenza di Wrap, hanno condiviso con gli operatori alcune considerazioni fondamentali in termini di prevenzione: tutti gli imballaggi hanno dovuto soddisfare la norma tecnica europea EN13432 sul recupero organico e perciò essere compostabili.
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