Questo report nasce per raccontare, analizzare e misurare il modello Comieco a quarant’anni dalla nascita.
Un percorso che affonda le radici nella creazione del sistema consortile italiano per la raccolta differenziata e si sviluppa attraverso scelte strategiche che hanno trasformato il riciclo in un volano industriale.
Comieco ha messo assieme competenze industriali, scientifiche e tecnologiche che hanno consentito, in breve tempo, non solo di risolvere un problema ambientale come la gestione dei rifiuti, ma creare una filiera industriale evoluta che ha generato un nuovo mercato di materie prime seconde.
In questo percorso, il Consorzio ha creato relazioni stabili e durature, improntate sulla fiducia, con tutti i soggetti necessari per creare dal nulla una filiera del riciclo, formando un vero e proprio network.
Ciò che distingue il modello Comieco è la centralità data alle relazioni: la capacità, cioè, di generare valore attraverso il dialogo, la cooperazione e la condivisione di obiettivi.
Un ecosistema di cui Comieco è stato enzima, dove ogni attore messo in rete ha potuto esprimere il proprio potenziale contribuendo a risultati che, singolarmente, nessuno avrebbe potuto raggiungere.
In questo lavoro abbiamo cercato di dare un valore a questo capitale relazionale attraverso una misura della qualità delle relazioni nel sistema (indice di relazionalità) e una misura dell’effetto economico di queste relazioni (dividendo relazionale).
In sintesi, il sistema di economia circolare sviluppato attorno al riciclo di carta e cartone in Italia, e garantito da Comieco, determina un ritorno degli investimenti fino al 688%: in sostanza vuole dire che per ogni euro investito nella filiera, attraverso il Contributo Ambientale Conai, se ne possono ricavare poco meno di sette.