La carta protagonista al Museo Diocesano di Milano con il Presepe di Londonio

dal 01/12/2021
al 28/01/2022

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  • Museo Diocesano Carlo Maria Martini, Milano

San Francesco, quando la notte di Natale di 800 anni fa inscenò a Greccio quello che da molti viene definito il primo presepe della storia, lo fece perché voleva, come scrive il suo primo biografo fra Tommaso da Celano, “vedere” – e fare in modo che tutti vedessero – “con gli occhi del corpo” il miracolo della Natività.

Quella notte però, a custodire la mangiatoia, pose un bue e un asinello anche se dei due animali, nelle Scritture “ufficiali”, non vi è traccia alcuna. Perché i due quadrupedi, protagonisti essenziali e particolarmente amati di ogni presepe in qualsiasi epoca, nascono da un errore che, col senno di poi, potremmo definire provvidenziale.

Nell’VIII secolo d.C., infatti, lo Pseudo-Matteo, quando scrisse il suo Vangelo apocrifo nel quale racconta meglio di chiunque altro cosa accadde a Betlemme durante la notte di Natale, si rifece a un versetto della Bibbia dei Settanta confondendo però la parola greca ζῴων con ζῷον. Al concetto di età sostituì quindi, per un errore di traduzione, quello di animali, dando inconsapevolmente vita a una delle leggende più tenere e apprezzate riguardanti la nascita di Gesù. Così quell’errore, proprio in quanto scritto, oggi è divenuto tradizione, alimentato da aneddoti (il respiro che riscalda) e sfumature che lo hanno tramutato in realtà.

Quella del presepe di Greccio, e di conseguenza di tutti i presepi del mondo, è quindi anche la storia di parole scritte che prendono vita e non c’è da sorprendersi, perché la carta custodisce, tramanda, accoglie e raccoglie ma consente anche al verbo di prendere vita.

Questa è la sua magia.

La carta e i presepi – in particolare quello di Londonio e l’intera esposizione che il presente catalogo ha il piacere di raccontare, ne dimostrano appieno la pertinenza – sono legati tra loro da un rapporto ricco di analogie: entrambi nascono dalle mani di sapienti artisti e artigiani, ed entrambi si propongono come un qualcosa destinato a durare nel tempo, mai uguali nella forma eppure inalterati nella sostanza.

Quando poi la carta diventa la materia prima utilizzata dall’artista per la realizzazione di un presepe, come per la mostra di cui questo catalogo dà conto, contenuto e contenitore si fondono in un unicum dalla straordinaria potenza artistica ed evocativa.

Un presepe e un foglio di carta riciclata sono entrambi oggetti che abbiamo visto già migliaia di volte e che rischiamo di dare per scontati, ma che in realtà serbano in loro quel tocco di magia che gli consente di compiere e manifestare il miracolo di una nuova nascita.

La raccolta differenziata, al pari del presepe, si sta confermando un’abitudine consolidata per gli italiani e il lavoro di COMIECO (il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica), che negli anni ha certificato milioni di tonnellate di carta e cartone raccolti, si muove esattamente in questa direzione. Perché carta e presepi consentono di comprendere il valore del tempo e quello del riuso ed entrambi hanno la capacità di trasformare la magia in realtà.

Dal 1° dicembre 2023 al 28 gennaio 2024, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita una mostra che ricostruisce la ricca tradizione dei presepi di carta, a partire dalla figura di Francesco Londonio (1723-1783), pittore e incisore milanese quasi esclusivamente legato a temi bucolici e pastorali e autore del Presepe del Gernetto, uno dei capolavori di quella particolare tipologia, conservato proprio al Museo Diocesano di Milano.


INFORMAZIONI GENERALI

Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)

1° dicembre 2023 – 28 gennaio 2024

Orari: martedì-domenica, ore 10.00-18.00

La biglietteria chiude alle ore 17.30

T. +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it

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